venerdì 1 febbraio 2008

VIAGGIO NELLE FILIPPINE By Cips Vol. 1




Cari Amici è con enorme piacere che vi presento questo resoconto di un viaggio nelle Filippine fatto dal nostro collaboratore , opiniosta e lettore Geom. Nori in arte Cips.


Ho deciso didividere in quattro parti questo racconto per darvi la possibilità a tutti voi di sognare serenamente attraverso queste righe....


Non mi resta che auguravi buon viaggio!!





Parte 1^.Mantengo la promessa, e con un discreto ritardo, ti mando un resoconto completo e dettagliato del nostro viaggio nelle Filippine.Ordunque cominciamo dall'inizio.Il giorno 24 agosto 2007, io ed il prode Enrico, ci dirigiamo all'agenzia viaggi per prenotare il biglietto aereo che ci avrebbe portato, a novembre, nelle Filippine.Biglietto arereo, andata e ritorno, con assicurazione bagaglio ed infortuni, con Fly Emirates, euro 840, non male se pesnsiamo che airfrance, lufthansa, klm, china air, philippine airlines, thay pacific e swiss air, partivano da una base di 870 euro senza assicurazione e con 3 scali.Con Fly Emirates, solo uno scalo intermedio, a Dubai, della durata di 5 ore, che ci ha permesso di darci un po' allo shopping. Ma andiamo con ordine.Prenotato ed acquistato il biglietto, non ci rimaneva che contare i giorni che ci separavano dalla partenza, prevista per il 4 novembre 2007 da venezia.Dopo una lunga attesa il fatidico giorno è arrivato, e con una grande eccitazuìione ci dirigiamo verso l'eroporto Marco Polo di Venezia.Arriviamo con 2 ore di anticipo, facciamo in check-in e ci mettiamo in attesa.Enrico, non essendo mai stato in asia mi riempie di domande fin da subito, a dire il vero era da 6 mesi che continuava a chiedersi come sarebbe stato, io gli rispondevo semplicemente "vedrai"!Insomma ci imbarchiamo e con puntualità sorprendente ci lasciamo l'italia alle spalle per volare verso dubai, dove arriviamo con ben 30 minuti di anticipo (altro che alitalia).L'aeroporto di Dubai è immenso, dentro fa un freddo cane (sono molto amanti dell'aria condizionata), fuori alle 7 di sera ci sono ben 30 gradi, io preferirei stare fuori ma non è consigliabile, con il volo a sole 5 ore di a distanza di tempo e l'aeroporto a 40 km dalla città decidiamo di mangiare qualcosa nella zona dei duty free e valutare qualcosa da poi comprare al nostro ritorno.Mangiamo, beviamo, il caffè fa cagare, i cessi invece hanno anche i rubinetti dorati (alcuni), e ci facciamo qualche cicca per ingannare l'attesa, nell'aposita zona fumatori, che è costituita da un mini bunker al centro di una zona di passaggio, chiusa ai lati e aperta sul soffitto, dove soffiano ininterrottamente gli aspiratori. Visto quanto sono avanti architettonicamente e tecnologicamente a Dubai, una cosa del genere mi è sembrata un po' un pugno in un ochhio.Nota importante: gli arabi puzzano da far schifo e le donne non sono poi così belle, le più gnocche o sono smisiate o sono straniere.Dopo 5 ore, saliamo sul nostro nuovo autobus dei cieli, quello che ci avrebbe portato a Manila.Bello, bello, bello, bello, bello.9 ore di volo, comodo, tranquillo, servizio eccellente, hostess gnocche, solo un po' freddino per via dell'aria condizionata, nel complesso ottimo volo.Alle 3 del pomeriggio, ora filippina (sono 7 ore in più rispetto all'italia/ 6 ore quando scatta l'ora legale o solare, boh...vabbè...quando si sposta l'orologio), smontiamo dall'areo e ad accoglierci c'è una bella temperatura di 35 gradi circa. La stagione delle piogge è appena finita e quindi siamo all'inizio della stagione secca. Bello, bello, bello, bello, bello.Nell'aeroporto di manila (a novembre) ci sono già i suonatori di benvenuto conciati come Babbo Natale...mah...ritiriamo i bagagli e ci dirigiamo verso l'uscita, dopo numerosi controlli riusciamo a vedere la luce del giorno, usciamo dai cancelli, e ad attendermi trovo il mio vecchio amico Kuya Amboy, mio amico ed autista fidato (non sognatevi mai di guidare nelle Filippine, non è il caso).Kuya è un po' invecchiato ma ho le stesso spirito di sempre, è una persona rara, sempre disponibile e non chiede mai nulla in cambio, solo amicizia, infatti dal mio ultimo viaggio, non abbiamo mai smesso di sentirci, proprio perchè è una persona speciale.In ogni caso, tra una chiacchera e l'altra ci mettiamo in macchina, ha sempre la stessa auto, avrà 20 anni ma va ancora avanti anzi va avanti molto bene e poi è ottima per guidare nel traffico filippino.Ci mettiamo solo 3 ore per attraversare Manila, visto che sapientemente, chi ha fatto le strade, ha pensato bene di piazzare l'aeroporto nella parte sud della città e l'autostrada nella parte nord, morale bisogna attraversare Manila che a qualsiasi ora ha un traffico oscen...sono poveri (rispetto a noi) ma hanno tutti una macchina e quelli che non ce l'hanno, hanno uno scooter o una bici o si muovono con i tricicle o i jeepney (tipici servizi di trasporto locali, il primo una moto con cabina, il secondo autobus variopinto colorato molto economico derivato dall'allungamento del semiasse di una jeep americana, per intenderci si immagini un renegade e lo si allunghi di 2/3 metri, ci si mettano dentro delle panche lungo i fianchi, lo si copra, si riempia di colori, scritte e amenicoli vari e si ha il jeepney).Ricapitolando, riusciamo a raggiungere l'autostrada econ altre 2 ore di viaggio e chiacchere con il buon vecchio caro amico Amboy, raggiungiamo Angeles City nella provincia di Pampanga.Qui troviamo sistemazione per la prima notte in albergo, il giorno successivo ci saremmo trasferiti in albergo.Angeles è un po' cambiata dall'ultima volta che l'ho vista, l'atmosfera è sempre la stessa, ma sono sorti nuovi complessi residenziali, nuovi alberghi, nuovi locali, è più colorata.In sè non è una gran bella città da visitare, anzi a dire il vero c'è molto poco (a parte i locali di cui sai benissimo e che ometterai nel mio racconto di viaggio), però è al centro di tutto, ha un aeroporto civile con destinazioni per tutto il sud est asiatico, di sera si trasforma e sicuramente non ci si annoia mai ad Angeles.E' molto frequentato da stranieri di ogni tipo, soprattutto americani, australiani e qualche inglese, ma italiani pochi, e questo mi piace, in quanto non mi piace andare all'estero e sentire parlare solo italiano (come invece spesso accade in Thailandia).Il cibo è ottimo e la cucina locale è deliziosa, in ogni caso per i meno curiosi dei piatti tipici qui c'è anche una vasta scelta di cucina internazionale.Io qui mi sento come a casa, sarà per questo motivo che ci torno sempre con piacere, e negli anni passati ho conosciuto anche parecchia gente che ci vive e lavora e con cui tuttora mi tengo in contatto e che mi fa sempre piacere rivedere tutte le volte che ci torno.Ma torniamo a noi.Il giorno seguente, prendiamo possesso dell'appartamento.Due stanze da letto, servizio, soggiorno, cucina, cortile, aria condizionata, tv via cavo, elettricità, acqua, completamente arredato, tutto compreso per la modica cifra di 150 euro per persona di un mese...un cazzo! E sti stava da dio!Decidiamo di passare una bella prima settimana ad Angeles, così da dare al prode Enrico il tempo di ambientarsi. Ci mette un paio di giorni, e poi sembra già un filippino.. Non so se sia un bene o un male, ma in vacanza va ben tutto, basta non spacare i maroni.La prima settimana trascorre tranquilla, tra battute, scherzi e divertimenti vari (tu sai a cosa mi riferisco).La settimana successiva decidiamo di recarci a Puerto Galera, a Sabang Beach, nell'isola di Mindoro, perla del Mar Cinese, paradiso dei sub, ricca di scogliere a picco sul mare e di fondali multicolori, spiagge bianche ed acque cristalline....un paradiso.Anche qui trovo un mio vecchio amico, Kuya Winner. Ricordo che era sempre ubriaco ma di una lealtà senza paragoni, l'unica cosa che mi dispiace è che non ho saputo amntenere una promessa che gli ho fatto (per cause esterne e non legate alla mia volontà), ma avrò sicuramente modo di rifarmi.La sera è come Angeles, divertimenti di vario genere a non finire, solo che qui c'è il mare e la gnocca, che c'è pure ad angeles, ma qui sono diverse e poi c'è anche gnocca straniera.Gli stranieri qui sono tantissimi, alcuni ci vivono (anche ad angeles se è per questo), ma qui l'atmosfera è diversa, sembra di essere in uno di quei film dove il protagonista trova casa in un angolo sperduto di mondo. Non so come spiegare, ma si sta benissimo, c'è il mare, c'è la gnocca e ci si diverte, cosa si può voler di più?!A puerto galera, faccimao numerose escursioni: visitiamo White Beach, La Laguna (uno spettacolo naturale), Tamarraw Falls (le cascate), Point View (dal quale si dominano le tre baie principali di sabang beach).Quest'isola, in passato è stata una fortezza militare degli Spagnoli, proprio per la sua tipica conformazione e la varietà di insenature era molto difendibile, Puerto Galera in Spagnolo significa Porto del Galeone.Però evidentemente non è stata poi così difendibile, quando gli americani alleati con le forze militari filippine, nel 1862, sono riuscita a scacciare gli Spagnoli, non solo da Puerto Galera ma da tutte le Filippine.Qui si conclude la prima parte del mio resoconto sul nostro viaggio nella Filippine....alla prossima puntata.

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